SI. La figura professionale del MassaggiatoreOlistico e del Benessere psicofisico è da considerarsi a tutti gli effetti un’attività professionalmente legittima ai sensi della Costituzione Italiana (art. 3, 4, 35, 41) e del Codice Civile art. 2222 c.c., conforme alla norma UNI 11713:2018 del 31 maggio 2018 e disciplinata dalla Legge n. 4 del 2013 sulle professioni non regolamentate ed approvata in data 14 gennaio 2013 da Camera e Senato e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013.

SI. Per poter lavorare professionalmente ed in regola, in qualità di libero professionista del massaggio olistico e del benessere psicofisico, bisognerà seguire i dettati della legge numero 4/2013 di riferimento per le libere professioni senza albo.

Essa richiede una congrua formazione iniziale ed una formazione permanente.

SI. I luoghi in cui posso lavorare come massaggiatore olistico e del benessere psicofisico, alle dipendenze di un datore di lavoro, sono ad esempio i centri estetici, nei saloni da parrucchiera, nelle terme e nelle spa, nei centri fitness e wellness, nelle farmacie ed erboristerie, negli hotel e nei villaggi turistici, nelle navi da crociera, nei centri di massaggio del benessere.

SI. Ma in questo caso è indispensabile avere la Partita Iva attiva. Inoltre non essendovi una normativa igienico-sanitaria specifica per il massaggiatore olistico del benessere, si consiglia di applicare condizioni igienico-sanitarie congrue rispetto all’attività che si svolge.

SI. Quando si è lavoratori dipendenti è possibile aprire la partita IVA. Inoltre i redditi percepiti da dipendente e da titolare di partita IVA, nel regime forfettario non fanno cumulo e non si dovranno pagare ulteriori tasse o contributi aggiunti.

SI. La partita IVA consente di avere maggiori opportunità di lavoro e di collaborazioni professionali, di avere enormi vantaggi fiscali tramite il regime agevolato, di avere maggiore visibilità e quindi avere maggiori possibilità di pubblicizzarsi senza paura e di avere un’adeguata copertura assicurativa e contributiva e di non spendere nulla per aprire o chiudere la partita IVA.

NO. La legge a sostegno delle nuove attività di lavoro autonomo, prevede che, previa apposita domanda all’INPS, il richiedente riceva l’intero importo della disoccupazione, nella misura di circa l’80% e ciò in un’unica soluzione.

NO. In quanto il regime fiscale agevolato denominato forfettario, consente di pagare realmente pochissime tasse. A titolo esemplificativo, per i primi 5 anni di attività e con un tetto economico massimo di ricavi pari a 65.000 euro, su 100 euro fatturati, saranno da versare tra imposte e contributi, soltanto 20 euro.

NO. L’attività di operatore olistico è un’attività svolta in libera professione. In questo caso, con fatturati pari a zero euro, non sono previsti pagamenti di quote fisse all’INPS.