Fiori di Bach: Fitoterapia e Vibrazione

Gen 24, 2023

Fiori di BAch: Fitoterapia e vibrazione | DIABASI Scuola Professionale di Massaggio Duilio La Tegola

INTRODUZIONE

Gran parte della medicina moderna rivolge la propria attenzione esclusivamente al sintomo. 

Molte recenti scoperte scientifiche hanno dimostrato che la malattia è l’espressione di un profondo disagio che coinvolge tutta la persona sia a livello fisico che a livello psichico, mettendo in chiaro che quella da curare è la persona e non la malattia.

La floriterapia si occupa proprio di questo; di trattare la persona nella sua interezza.

Edward Bach aveva intuito che ogni uomo è un piccolo mondo a sé che non può essere curato con metodi standardizzati. La sua teoria parte dal fatto che, come prima cosa, al malato va guarita la psiche in quanto tutte le patologie prendono origine da uno stato d’animo negativo che mina l’equilibrio del corpo stravolgendone l’armonia.

Per guarire occorre cambiare radicalmente la propria prospettiva mentale, cambiare umore, atteggiamento e opinione, solo così si dà veramente ascolto al messaggio cifrato che arriva a noi attraverso il sintomo, e si ubbidisce alla parte più profonda del nostro essere, che richiede cure e attenzioni.

Se l’obiettivo a cui miriamo è l’armonia, non possiamo bombardare il nostro corpo con i farmaci, occorrerà invece procedere con una terapia non violenta che usi il potere della dolcezza.

Edward Bach ha scoperto che esistono dei fiori amici che hanno particolari vibrazioni e un potere terapeutico speciale ed ha inventato questa cura gentile ma molto efficace, basata sulle forze della natura e non sulle sostanze chimiche.

Allo stato attuale i fiori di Bach rientrano tra i metodi di cura che, nel 1983, l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha riconosciuto e raccomandato.

È lo stesso Bach ad affermare che la sua terapia non è in grado di offrire tutte le risposte ad ogni problema, ma può essere d’aiuto per risolvere molti disagi del corpo e, soprattutto, della psiche.

FITOTERAPIA E VIBRAZIONE

La floriterapia è una disciplina vibrazionale che ha alcune caratteristiche in comune con l’omeopatia.

Per comprendere appieno il concetto di vibrazione è bene spiegare cos’è il campo energetico; intorno ad ogni forma di materia esiste un campo elettromagnetico più o meno esteso.

Studi scientifici che operano in questo ambito sono ancora molto limitati, ma fin dall’antichità, alcune persone dotate di facoltà sensitive sono state capaci di vedere e descrivere questi campi elettromagnetici.

L’essere umano, il vegetale e il cristallo possiedono un campo di energia che, alla visione del sensitivo, si manifesta come un alone di luce e di colori (aura), questo campo di energia è strettamente collegato al corpo fisico, vibra con frequenze diverse secondo lo stato emotivo o di salute del soggetto e può essere influenzato dalle vibrazioni di altri campi energetici come quello dei rimedi floreali.

I fiori di Bach portano una frequenza, o vibrazione energetica, che agisce a livello sottile (di energia) sul campo elettromagnetico del soggetto che lo assume, in modo simile a quello dei rimedi omeopatici, questo prende il nome di terapia vibrazionale.

L’impronta energetica del fiore è capace di riequilibrare la vibrazione distorta che vi è in caso di malattia dai livelli superiori, in quanto caratterizzati da frequenze più sottili come la mente e le emozioni, gli effetti si riflettono sui sono il corpo fisico e la materia.

Possiamo definire la frequenza come la somma delle vibrazioni in uno spazio di tempo: la terapia vibrazionale agisce sulle alterazioni energetiche della persona con frequenze che sono in grado di influenzare e trasformare queste alterazioni energetiche. 

La terapia vibrazionale tenta quindi di curare le malattie manipolando i campi energetici attraverso l’apporto di alte dosi di energia sottile.

La fitoterapia, attraverso l’utilizzo di oli essenziali, incontra diverse tecniche di massaggio che riescono a donare benessere e relax al corpo e alla mente, guardando a queste due componenti come un insieme unico, ovvero olistico.

Tra le diverse tecniche di massaggio in cui è possibile utilizzare una combinazione di queste straordinarie risorse naturali vi sono sicuramente l’Aroma Massage, il Massaggio Californiano e molte altre tecniche del benessere olistico annoverate tra le Discipline Bionaturali.

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EDWARD BACH

Edward Bach nasce il 24 settembre a Moseley, un villaggio a cinque chilometri da Birmingham, nel Galles.

La campagna in cui crebbe determinò fortemente il suo carattere, soprattutto per le scelte che avrebbe fatto in seguito, da adulto.

Edward era profondamente innamorato della natura, fin da piccolo, quando i suoi compagni di scuola si riunivano per giocare a pallone, preferiva isolarsi lungo le rive dei fiumi rimanendo a fissare per ore l’acqua corrente. 

Secondo lui ogni cosa aveva un’anima: piante, uccelli, fili d’erba, tronchi degli alberi. Si sentiva così vicino a tutto il creato che ogni essere sofferente in qualche modo suscitava in lui una profonda compassione. 

All’età di sei anni decise di diventare medico, prospettiva che portò avanti con il tempo, infatti studiò all’università di Birmingham e fece il tirocinio all’ospedale dell’University College di Londra dove si laureò nel 1912.

Dopo la laurea si buttò a capofitto nel lavoro, ma ben presto si rese conto che la pratica medica era meccanica e senza alcun riguardo verso la singola personalità del paziente. I suoi colleghi si concentravano principalmente sulla malattia, sul sintomo e sulla cura, spesso senza nemmeno ricordarsi i nomi dei propri pazienti, mentre lui riteneva che, ogni essere umano fosse un mondo a parte e che quello che andava curato fosse appunto il malato e non la malattia. Per questo motivo alcune malattie risultavano efficaci per alcuni pazienti ma totalmente inutili per altri.

Edward Bach iniziò la sua ricerca verso un nuovo metodo di cura che, piano piano, lo spinse ad abbandonare il reparto di Chirurgia dell’Ospedale dell’Universal College dopo solo un anno per passare a quello di immunologia.

Preso da mille impegni si curò poco della sua salute, che piano piano divenne precaria, nel luglio del 1917, infatti, svenne e fu operato d’urgenza, la diagnosi fu atroce; gli diedero solo tre mesi di vita per via di un tumore con metastasi.

Per Bach fu un duro colpo, cadde in una profonda depressione prima di reagire e riprendere le sue ricerche e tentare di portare a termine il suo lavoro.

Passato del tempo si rese conto che, i tre mesi erano già trascorsi e lui era ancora in vita, anche i medici che lo avevano in cura non riuscivano a credere ai loro occhi, in quanto la malattia era regredita.

Grazie a ciò comprese che un grande amore, una grande passione e uno scopo nella vita erano fattori decisivi per arrivare alla guarigione, e questa intuizione, nel tempo, trovò un riscontro nella pratica medica.

fiori che aveva imparato ad utilizzare avevano una caratteristica in comune; quella di restituire a corpo e mente energia, in questo modo al paziente tornava la voglia di vivere e, grazie a questa, riusciva a guarire.

FIORI DI BACH

Bach afferma che, l’unico modo per guarire davvero dalle malattie è quello di scoprire l’errore dentro di sé e liberarsene. I fiori hanno un doppio effetto:

  • Inondare l’organismo di vibrazioni positive
  • Stimolare nel paziente la qualità opposta al difetto che si vuol eliminare

rimedi di Bach sono presentati secondo un ordine numerico e alfabetico. Esistono trentotto fiori singoli e un rimedio composto per un totale di trentanove rimedi:

  • Agrimony: tormento interiore, paura della solitudine, orrore per i litigi, le dispute e le competizioni
  • Aspen: paure vaghe, angoscia, panico
  • Beech: eccessivo senso critico, intolleranze
  • Centaury: sottomissione
  • Cerato: sfiducia nel proprio giudizio, insicurezza
  • Cherry Plum: paura di perdere il controllo
  • Chestnut Bud: ripetizione degli stessi errori, superficialità
  • Chicory: possessività, invadenza, tendenza a manipolare gli altri, carenza affettiva
  • Clematis: distrazione, fuga nella fantasia, mancanza di interesse per il presente
  • Crab Apple: senso di sporco, vergogna
  • Elm: sfinimento, sensazione di non essere all’altezza del proprio compito
  • Gentian: depressione per cause note, scoraggiamento
  • Gorse: disperazione
  • Heather: egocentrismo, terrore della solitudine 
  • Holly: gelosia, invidia, sospetto disamore per sé stessi
  • Honeysuckle: vivere nel passato difficoltà ad accettare cambiamenti
  • Hornbeam: stanchezza mentale che si ripercuote sul fisico
  • Impatiens: impazienza, tensione
  • Larch: senso di inferiorità, sfiducia in sé stessi
  • Mimulus: paura la cui origine è conosciuta, timidezza
  • Mustard: tristezza profonda e inspiegabile depressione per cause sconosciute
  • Oak: eccessivo accanimento nel lavoro o nell’adempimento del proprio dovereehi
  • Olive: esaurimento fisico e mentale intenso
  • Pine: autocritica, senso di colpa
  • Red Chestnut: paura e preoccupazione eccessiva per i propri cari
  • Rock Rose: terrore, panico
  • Rock Water: rigidità
  • Scleranthus: incertezza tra due cose, instabilità
  • Star of Bethlem: stato di choc, afflizione, blocchi psicologici dovuti a choc
  • Sweet Chestnut: angoscia, desolazione
  • Vervain: entusiasmo eccessivo, fanatismo
  • Vine: volontà di dominio, ambizione esagerata
  • Walnut: ipersensibilità alle influenze esterne e ai cambiamenti
  • Water Violet: solitudine volutamente cercata, orgoglio, senso di superiorità
  • White Chestnut: dialogo interiore logorante
  • Wild Oat: incertezza sulla strada da seguire nella vita, insoddisfazione
  • Wild Rose: rassegnazione, apatia
  • Willow: autocompassione, amarezza

Oltre questi 38 rimedi singoli possiamo trovare anche un rimedio composto, questo prende il nome di Rescue Remedy.

Il Rescue remedy è una combinazione di cinque rimedi da prendere in tutti i casi di choc fisico e psicologico.

I fiori presenti all’interno sono:

Clematis contro lo svenimento

Cherry Plum contro la paura di perdere il controllo

Star of Bethlehem contro il trauma sia fisico che mentale

Black Rose contro il terrore, il panico e l’isteria

Impatiens contro l’agitazione

Bach aveva usato per la prima volta questo rimedio per far rinvenire una persona che aveva rischiato l’annegamento.

Questo rimedio non può essere sostituito sempre a un trattamento medico ma aiuta sicuramente a superare vari generi di trauma, riequilibrando così, i livelli energetici.

Rescue Remedy è infatti adatto sia per superare uno stato di choc che per prevenirlo in situazioni a rischio.

Il dosaggio del Rescue Remedy è individuale, va assunto a seconda dei casi

  • in una situazione di emergenza si possono prendere quattro gocce ogni quindici minuti, direttamente dal flaconcino madre, diluendolo in acqua, o altro, finché lo choc non viene in parte superato, mentre in un secondo tempo, lo si assumerà ogni trenta minuti, fino ad arrivare a intervalli di qualche ora
  • in caso di svenimento si possono versare quattro gocce di Rescue Remedy sulle labbra, sulle tempie e dietro le orecchie
  • in casi meno gravi si può diluire, avendo però l’avvertenza di prendere 4 gocce dal flaconcino madre invece delle solite due usate per gli altri rimedi

Il Rescue Remedy può essere utilizzato anche per gli animali, per le piante e come rimedio esterno.

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