Cardiopatia: cos’è, fattori di rischio e consigli utili

Lug 22, 2022

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CARDIOPATIA: COS’È?

Il termine cardiopatia rappresenta l’insieme dei disturbi che riguardano il cuore e il sistema vascolare.

Tra le principali cardiopatie troviamo:

  • Arteriosclerosi: patologia caratterizzata da un ispessimento e restringimento delle pareti arteriose. Queste perdono elasticità e capacità di contrarsi rallentando la normale circolazione
  • Aterosclerosi: principale forma di arteriosclerosi. Comporta il restringimento delle pareti arteriose in seguito all’accumulo di ateromi (placche lipidiche) nelle arterie. In generale l’arteriosclerosi colpisce le arterie maggiori e minori, sviluppandosi principalmente in tarda età mentre l’aterosclerosi colpisce solo le arterie di grande e media dimensione ed è influenzata principalmente dal tipo di alimentazione.
  • Coronaropatia: infiammazione poco intensa, di lunga durata, che colpisce le pareti delle arterie, porta alla formazione delle placche arteriosclerotiche.
  • Infarto del miocardio: la quantità del sangue che arriva al cuore è molto ridotta. Il sintomo più comune dell’attacco cardiaco è il dolore oppressivo che colpisce addome superiore o petto e può irradiarsi anche a collo, spalle, braccia e dorso. Il dolore può essere più o meno intenso, spesso un attacco di cuore può essere confuso con un disturbo provocato da indigestione. Altri sintomi legati all’attacco cardiaco sono: sudorazione profusa, improvviso cambio della colorazione della pelle verso il pallido o il grigio, difficoltà alla deglutizione, brusco calo della pressione, respiro breve, vertigini, svenimento, polso rapido e debole, nausea e vomito.
  • Insufficienza cardiaca: consiste nell’incapacità da parte del cuore di pompare una sufficiente quantità di sangue ossigenato al resto del corpo. Questo determina un aumento della pressione del sangue nel sistema circolatorio che comporta uno spostamento di liquidi dal compartimento vascolare ai tessuti determinando così gonfiore in alcune aree del corpo come le gambe. Altri sintomi che possiamo riscontrare sono stanchezza, fatica, respiro breve in seguito a minimi sforzi. La funzionalità renale ed epatica può essere compromessa. L’insufficienza cardiaca può essere determinata da coronaropatia, attacco cardiaco, abuso di alcool, febbre reumatica, infezioni del tessuto cardiaco.
  • Aritmia: battito cardiaco anomalo, è un disturbo abbastanza comune. Vi sono aritmie insignificanti e aritmie molto gravi. La gravità dell’aritmia dipende da quanto l’alterazione del ritmo influenza la quantità di sangue che il cuore riesce a pompare. Possono colpire tutte e quattro le camere del cuore anche se, in linea generale, quelle più gravi interessano il ventricolo sinistro che rappresenta la camera di pompaggio principale dal cuore verso il resto del corpo, polmoni esclusi. L’aritmia può essere asintomatica o può avere sintomi come palpitazioni, vertigini, svenimenti o morte improvvisa nei casi critici. Si diagnostica attraverso l’elettrocardiogramma (ECG), mentre, per avere un’informazione più ampia ed approfondita, si ricorre ad uno strumento chiamato Holter.
  • Miocardite: infiammazione del tessuto muscolare cardiaco che può essere causata da un’infezione virale, batterica o parassitaria, in seguito all’assunzione di alcuni farmaci, dall’esposizione a radiazioni o da intossicazione. In alcuni casi la miocardite può provocare l’insufficienza cardiaca caratterizzata da difficoltà nel respirare, stanchezza, debolezza alle gambe e alle anche. Si diagnostica attraverso l’elettrocardiogramma.
  • Pericardite: infiammazione del pericardio (sacco a doppia parete che contiene il cuore e che permette la sua espansione durante il battito cardiaco). L’infiammazione causa un ispessimento di uno o di entrambi i fogli del pericardio e un accumulo di liquido nella cavità pericardica. La pericardite acuta è determinata da virus, batteri o da altri microrganismi infettivi. Malattie del tessuto connettivo, reazioni immunologiche verso un farmaco, alcune neoplasie e radioterapia possono causare pericardite.
  • Cardiomiopatia: grave malattia che comporta runa riduzione della capacità del cuore di assicurare un adeguato flusso di sangue al corpo. Può manifestarsi con respiro corto, svenimento, dolore retrosternale, stanchezza, edema. Vi sono tre tipi di cardiomiopatia, dilatativa, ipertrofica, restrittiva.
  • Soffio cardiaco: è una condizione abbastanza frequente. Non è una malattia ma un rumore del cuore che può aiutare il medico nella diagnosi di una determinata patologia cardiaca.
  • Malattia reumatica cardiaca: possibile complicazione data dalla febbre reumatica in cui le valvole cardiache diventano fibrotiche, dure, deformate, oppure si spostano dalla loro localizzazione. Questa patologia tende a ridurre l’efficienza della contrazione cardiaca e ad alterare il flusso sanguigno consentendo così ai batteri di stabilirsi nelle valvole e determinare ulteriori danni. Può favorire la comparsa di insufficienza cardiaca, disturbi del ritmo cardiaco e altri diversi problemi.
  • Valvulopatia: alterazione della funzionalità delle valvole cardiache, spesso provocata da febbre reumatica, da infezioni, dalla formazione di calcificazioni sulle valvole, da traumi, tumori e altre alterazioni a carico delle camere cardiache. La gravità dipende dal tipo di valvola colpita. Le valvole più colpite sono la valvola mitrale, la valvola aortica e la valvola tricuspide

CARDIOPATIA: FATTORI DI RISCHIO

Tra i principali fattori di rischio che contribuiscono alla formazione di cardiopatie troviamo:

  • Fumo: determina vasocostrizione
  • Ipertensione
  • Colesterolo alto
  • Obesità
  • Mancanza di attività fisica
  • Diabete
  • Stress
  • Età
  • Predisposizione genetica

Questi fattori, esclusi ovviamente la familiarità e l’età, possono essere tenuti sotto controllo in modo da ridurre il rischio di sviluppo di patologie cardiovascolari.

CARDIOPATIA: CONSIGLI UTILI

Per prevenire o trattare le cardiopatie si consiglia di provare ad eliminare tutti i fattori di rischio:

  • Prestare attenzione alla dieta
  • Cercare di non aumentare di peso
  • Smettere di fumare e non respirare fumo passivo
  • Praticare una regolare attività fisica (dopo visita medica)

CARDIOPATIA: TERAPIE

Terapie convenzionali

  • Aritmie gravi: farmaci antiaritmici, pacemaker, cardioversione (tecnica che consiste nella somministrazione di uno shock elettrico controllato al petto, in grado di azzerare gli impulsi incontrollati del cuore e ottenere così un ritmo regolare)
  • Aritmie generali: magnesio (somministrato per via endovenosa)
  • Coronaropatia: angioplastica
  • Angina: riposo, rilassamento, farmaci beta-bloccanti come propranolo, metoprololo, atenololo
  • Insufficienza cardiaca: diuretici tiazidici, metolazone, diuretici risparmiatori di potassio come spironolattone, triamterene, amiloride
  • Insufficienza cardiaca grave: diuretici dell’ansa come furosemide, bumetanide, acido etacrinico, diuretici risparmiatori di potassio come spironolattone, triamterene, amiloride
  • Disturbi infettivi cardiaci: terapia aggressiva antibatterica
  • Cardiomiopatia: difficilmente trattabile. Possono essere di aiuto i beta-bloccanti come metoprololo, propranololo
  • Malattia Reumatica: antibiotici

CARDIOPATIA: ALIMENTAZIONE

Se il soggetto è in sovrappeso deve necessariamente iniziare un programma dietetico ipocalorico in quanto l’obesità è una delle principali cause della formazione di malattie cardiovascolari.

L’alimentazione da seguire deve essere priva di grassi e ricca di fibre.

Questo servirà a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue portando beneficio alle arterie.

I grassi non devono superare il 25-30% delle calorie giornaliere. Si consiglia di preferire quelli monoinsaturi come l’olio di oliva che determina la riduzione dei livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL o colesterolo cattivo) senza alterare quelli delle lipoproteine ad alta densità (HDL o colesterolo buono).

I lipidi saturi presenti nei prodotti di origine animale come la carne e i latticini, gli acidi grassi trans presenti nella margarina, gli oli a catena breve o quelli idrogenati e parzialmente idrogenati hanno un effetto opposto nell’organismo. La carne e i prodotti caseari spesso contengono alte dosi di colesterolo.

Seguire una dieta ricca di frutta e verdura, in quanto queste contengono antiossidanti utili ad abbassare il livello di radicali liberi nel corpo.

Assumere frutta, pomodori, carote, patate dolci, vegetali a foglia verde e scura, cavolini di Bruxelles, alimenti integrali, uva rossa, melanzane e cavoli rossi.

Evitare tutti gli alimenti cotti alla griglia o alla brace in quanto aumentano il rischio di sviluppare cardiomiopatie. I carcinogeni che si formano durante il processo di carbonizzazione possono contribuire a creare infiammazione delle arterie e al deterioramento del muscolo cardiaco.

Limitare l’uso del sale in quanto incrementa la ritenzione dei liquidi e di conseguenza il lavoro a carico del cuore.

CARDIOPATIA: INTEGRATORI ALIMENTARI

  • Multivitaminico, Multiminerale: utile per colmare deficit di vitamine e minerali nel corpo
  • Antiossidanti: Vitamina A, Betacarotene, Vitamina C, Vitamina E, Selenio.
  • Carnitina: aumenta l’ossigenazione delle cellule. Indicato in caso di angina, aritmia. La carnitina riduce anche i livelli ematici di trigliceridi e di colesterolo totale e aumenta i livelli di HDL
  • Coenzima Q10: migliora l’ossigenazione dei tessuti e favorisce il funzionamento del muscolo cardiaco
  • Acidi Grassi Essenziali: presenti nell’olio di ribes nero, borragine, enotera, pesce, semi di lino, aiutano a prevenire la formazione di coaguli del sangue, a ridurre l’infiammazione e a regolare la pressione sanguigna
  • Magnesio: stabilizza il battito cardiaco, riduce l’infiammazione e regola la pressione del sangue

Fitoterapia

Ricordiamo che tutti i rimedi fitoterapici non sono adatti in caso di attacco di cuore. Per atre cardiopatie invece, risultano utili i rimedi sotto riportati:

  • Foglie di Carciofo: riduce i livelli di colesterolo nel sangue e protegge il fegato, inoltre svolge un’azione antiossidante e può inibire l’ossidazione del colesterolo (fattore di arterosclerosi)
  • Unghia di Gatto: inibisce la formazione dei trombi di sangue. Aiuta a prevenire l’ictus e a ridurre il rischio di attacco di cuore
  • Ginko Biloba: migliora la circolazione
  • Guggul: diminuisce la quantità di grassi nel sangue e aumenta i livelli di HDL (colesterolo buono)
  • Avena: tonifica il sistema nervoso

Fiori di Bach

Ricordiamo che il trattamento con i fiori di Bach non è adatto in caso di attacco di cuore ma possono essere utili per le altre cardiopatie, quali:

  • Beech: persone perfezioniste che perdono facilmente la calma e sono alquanto intolleranti
  • Holly: persone nervose con temperamento molto aggressivo
  • Impatients: stati di nervosismo, impazienza, irritabilità
  • Mustard: depressione, infelicità, malinconia
  • Willow: persone insoddisfatte che pensano che la vita non riservi nulla di buono per loro

CARDIOPATIA: OLI ESSENZIALI

Numerose ricerche di mercato, al giorno d’oggi, dimostrano che gli oli essenziali sono sempre più richiesti, sia per uso personale ma anche nel massaggio. 

Questo perché apportano numerosi benefici al corpo e sono estremamente bio-compatibili con esso, non alternano la flora endogena dell’intestino e possono essere usati come coadiuvanti all’interno di cure mediche. 

È necessario però fare un’accurata ricerca, al fine di trovare prodotti funzionali e sicuri, per non incombere in prodotti scadenti che possono inoltre causare danni.

Ricordiamo che il trattamento aromaterapico non è adatto in caso di attacco di cuore ma può risultare utile per altre cardiopatie. 

  • Olio Essenziale alla Lavanda insieme a Olio Essenziale al Basilico, migliorano la circolazione
  • Olio Essenziale al Frankincense: elimina lo stress, un grande fattore di rischio per la formazione di cardiopatie

Gli oli essenziali si possono utilizzare attraverso l’inalazione o nei trattamenti di massaggio

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