Le emorroidi sono un disturbo comune, si stima che circa la metà delle persone, sopra i 50 anni di età, ha avuto, in maniera più o meno acuta, un problema di emorroidi. Si parla di morbidi cuscinetti di tessuto posti, in situazioni normali, all’interno dell’ano che servono a contenere le feci e ad aiutarle nell’evacuazione. In condizioni normali non se ne avverte la presenza, quando invece si gonfiano in maniera eccessiva, possono dare origine ad un eccessivo fastidio e dare il via a sintomi quali: prolasso, dolore, bruciore, prurito o sanguinamento.
Con il termine emorroide vengono definite sia le strutture venose, sia la patologia, anche se in questo caso, il termine più corretto è malattia emorroidaria.
Molte persone colpite da questo problema, provano un forte imbarazzo a parlarne o a sottoporsi a una visita specialistica. Diventa quindi un disturbo che può interferire pesantemente nella vita sociale di un individuo.
Molti, infatti tengono nascosto il problema persino a parenti o al partner e questo può portare anche a delle limitazioni nelle attività a causa del dolore.
Far conoscere questa malattia è molto importante al fine di sensibilizzare le persone, che convivono con le emorroidi infiammate, per far si che si rivolgano al più presto al proprio medico o a uno specialista.
In questi casi lo specialista o proctologo indirizzerà il paziente verso la migliore terapia possibile, ricorrendo, se è il caso, a tecniche di intervento innovative ed estremamente efficaci, o consigliando cure naturali abbinate ad una corretta alimentazione. Guarire dalle emorroidi senza provare un dolore eccessivo è possibile.
A seconda della gravità del prolasso, possiamo distinguere quattro diversi stadi:
- 1 STADIO: emorroidi interne o non prolassanti.
Non fuoriescono dall’orifizio anale, sono poste al di sopra degli sfinteri che regolano l’apertura del retto, nella membrana mucosa sottostante. Sono visibili dall’esterno solo durante i movimenti intestinali o in seguito a un esercizio che prevede una forte pressione. - 2 STADIO: emorroidi professanti ma spontaneamente riducibili: interne con lieve protusione
- 3 STADIO: emorroidi professanti che richiedono la riduzione manuale: esterne che si lasciano reintrodurre nel canale anale
Per quanto riguarda le emorroidi esterne invece, sono generalmente visibili perché collocate nel tessuto sottocutaneo degli sfinteri. Si presentano con un colore rossastro che può virare al blu, morbide al tatto o dure in caso di coagulo di sangue. - 4 STADIO: emorroidi costantemente prolassate: esterne che rimangono sempre al di fuori dell’ano, spesso associate a perdita di muco
Il dolore acuto si avverte in caso di strozzamento delle emorroidi, che non è determinato dallo sfintere dell’ano ma da una trombosi: ostruzione della circolazione sanguigna a livello della vena in cui confluisce il sangue proveniente dalle emorroidi. L’ostruzione gonfia i cuscinetti emorridali e provoca dolore. La procedura che si effettua in caso di emergenza comporta una piccola incisione che permette la fuoriuscita del coagulo. Questa avviene solo in ambito e ambiente sanitario ma non è risolutiva nei confronti della malattia.
Indice
EMORROIDI: PATOLOGIA
La patologia emorroidaria è un’infiammazione delle vene emorroidali, le emorroidi scivolano all’esterno dell’ano per via del cedimento della muscosa rettale. In alcuni casi è possibile trovare un grumo di sangue, definito coagulo o trombo, che amplifica i sintomi dolorosi.
Questa disfunzione interessa sia le emorroidi interne che quelle esterne, situate intorno all’ano.
CAUSE DELLE EMORROIDI
-
Le cause delle emorroidi possono essere molteplici:
- Predisposizione famigliare
- Obesità
- Stipsi cronica
- Sedentarietà
- Stitichezza
- Sforzi eccessivi durante l’evacuazione
- Sforzi eccessivi generali
- Stazione eretta prolungata
- Gravidanze
- Alimentazione errata: abuso di spezie, cibi piccanti, cioccolato, alcool, pietanze troppo elaborate che rallentano la digestione
- Malattie cardiache, solo in alcuni casi.
SINTOMI
I sintomi della patologia emorroidaria sono:
- Dolore: in particolare durante la defecazione o quando si è seduti
- Piccole perdite di sangue: che solitamente si notano dopo la defecazione per la rottura dei vasi sanguigni
- Prurito: seguito da forte disagio
- Sensazione di gonfiore: o corpo estraneo nell’ano
- Perdita anomala di feci
- Presenza al tatto di corpi morbidi
Quando non determinano alcun disturbo ci si trova di fronte a emorroidi cieche, in questo caso non vi è né dolore né perdite ematiche.
Molto spesso la sintomatologia vede la presenza di una modesta perdita di sangue in seguito all’emissione di feci con annesso prurito, bruciore e senso di peso rettale. Bisogna fare molta attenzione al colore del sangue che dovrà essere rosso vivo, in quanto proviene dall’ultimo tratto del canale intestinale.
Più scuro è il colore delle perdite ematiche, più interna è la sede all’origine del sanguinamento.
Le complicazioni, legate alle emorroidi, sono rare e si verificano quando la disfunzione permane per lungo tempo. La perdita di sangue può portare ad anemia o carenza di ferro oppure gravi danni ai tessuti.
Se l’emorroide è strozzata il tessuto epiteliale può subire una forma di cancrena
PREVENZIONE
Per prevenire la comparsa di emorroidi è bene osservare uno stile di vita sano:
- Moderata attività fisica
- Dieta ricca di fibre
- Assunzione di liquidi (almeno 2 lt di acqua al giorno. Evitare gli alcolici)
- Mantenere la zona sempre pulita, evitando però, l’uso di prodotti aggressivi
- Evitare di spingere troppo durante la defecazione, in caso di difficoltà, ricorrere all’uso di lassativi, rivolgendosi sempre prima al medico
- Evitare la sedentarietà: in caso di lavoro sedentario, alzarsi ogni tanto e camminare (brevi passeggiate)
Assumere, a cicli, succo di aloe vera, previo consiglio e consultazione medica
DIAGNOSI DELLE EMORROIDI
Il disturbo emorroidario solitamente è molto fastidioso, solo in alcuni casi può essere un rischio per la salute, è bene quindi escludere che il disturbo derivi da altre patologie più gravi, in particolare dal tumore del colon-retto. Soggetti con età superiore ai 40 anni, che presentano un sanguinamento ano-rettale, o altri fattori di rischio, vengono sottoposti a colonscopia.
TRATTAMENTI PER LE EMORROIDI
Il trattamento dipende sempre dal tipo di intensità del disagio e dalla durata del trattamento.
Nella maggior parte dei casi le emorroidi tendono a guarire da sole passato un certo periodo di tempo.
Molte volte basta solo modificare la dieta, introducendo fibre, vegetali e liquidi.
Possiamo comunque classificare i trattamenti in base alle varie fasi della patologia:
- PRIMO E SECONDO STADIO: trattamento medico basato su norme igienico-dietetiche e sull’impiego di alcuni farmaci ad azione locale. Evitare una dieta ricca di scorie e regolare l’attività fisica
- SECONDO STADIO: se non vi è miglioramento dal trattamento precedente, possono essere utilizzate delle tecniche non chirurgiche, come ad esempio la legatura elastica e le iniezioni sclerosanti che vengono eseguite in ambulatorio senza dover intervenire con anestesia. L’efficacia è generalmente parziale e transitoria
- TERZO E QUARTO GRADO: è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.
L’intervento di emorroidectomia tradizionale prevede l’asportazione delle emorroidi. Le vene vengono legate all’interno del canale anale con fili di sutura riassorbibili.
L’alternativa migliore al classico intervento è l’emorroidopessi. Si riposizionano le emorroidi all’interno del canale anale accorciando il rivestimento mucoso interno del retto.
CURE
Esistono diversi metodi di prevenzione e cura:
- Il primo trattamento consiste nell’evitare stati di stitichezza assumendo con l’alimentazione più fibre e liquidi
- Supposte e creme con applicatore per uso interno, ad azione vasocostrittrice che diminuiscono il diametro dei vasi sanguigni, e anestetizzano la zona colpita, portando sollievo
- Se queste cure non risultano efficaci si può ricorrere all’iniezione, nei vasi dilatati, di sostanze sclerotizzanti che cicatrizzano la parte interna della massa e bloccano eventuali perdite di sangue
- Se perfino la terapia sclerotizzante non risulta efficace, il medico può decidere di prescrivere la legatura delle emorroidi: vengono posti, alla base delle emorroidi, delle sottili strisce di gomma per bloccare la circolazione sanguigna. Questo serve per procurare la necrotizzazione delle emorroidi e infine il loro distacco
- Se le emorroidi presentano delle dimensioni molto rilevanti, si può ricorrere alla rimozione chirurgica, il cui principale effetto collaterale consiste nella possibile riduzione del calibro del canale anale
- Un’altra tecnica per la rimozione delle emorroidi è la crioterapia: si congela la parte lesionata con azoto liquido per portare alla necrotizzazione delle emorroidi
- Infine troviamo la laser terapia che viene usata per coagulare i vasi sanguigni colpiti da emorroidi. Questa tecnica assicura un decorso post-operatorio più corto e meno doloroso rispetto a quello di un’operazione tradizionale
INTEGRATORI ALIMENTARI CONSIGLIATI
- Per ridurre il dolore assumere degli integratori a base di bromelina
- L’olio di semi di lino e l’olio di oliva lubrificano il canale anale e facilitano la defecazione
- Il magnesio aiuta a prevenire la stitichezza e migliora la funzionalità della cistifellea, che interferisce indirettamente con le emorroidi
- Assumere probiotici (Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium bifidum) è molto utile alla salute del tratto intestinale.
- La Vitamina C e i Bioflavonoidi, dotati di proprietà antinfiammatorie e necessari alla sintesi del collagene, favoriscono lo stato di salute dei tessuti
- La Vitamina E, efficace antiossidante, rende più rapidi i processi di cicatrizzazione. È preferibile scegliere un prodotto che contenga tocoferoli misti. Se si esegue una terapia farmacologica anticoagulante, è necessario farlo presente al medico prima di assumere la vitamina
- Assumere Aloe Vera aiuta a sfiammare l’intestino grazie alle sue proprietà lenitive
FITOTERAPIA
- Il Pungitopo si usa per il trattamento per le vene varicose ma può essere utile anche contro le emorroidi (hanno molte caratteristiche in comune)
- Il Carthamus e la Persica favoriscono la guarigione delle emorroidi. L’associazione di queste piante è molto efficace soprattutto in caso di gonfiore addominale
- La Collinsonia ha delle lievi proprietà astringente e può rimpicciolire le emorroidi
- La Vite Rosse viene utilizzata per alleviare sintomi legati a una cattiva circolazione del sangue. Inoltre è un ottimo tonico venoso.
- L’Ippocastano grazie alla presenza di escina è adatto al trattamento delle emorroidi, edemi e in caso di insufficienza venosa cronicaù
- L’Amamelide viene utilizzata in caso di gambe pesanti, varici ed emorroidi
- L’Elicriso si usa come fluidificante del sangue, e, insieme ad arnica in caso di colpi, lividi, ematomi, edemi e traumi
- La Centella contiene triterpeni che permettono il miglioramento delle alterazioni delle vene e le proteggono
OLIGOELEMENTI PER LE EMORROIDI
In caso di emorroidi si può ricorrere anche all’uso di oligoelementi quali Zinco e Manganese.
AROMATERAPIA CON DIABASI® ESSENTHIA
Possiamo ricorrere anche all’uso di oli essenziali per alleviare i vari disturbi:
Olio Essenziale all’Australian Tea Tree aiuta a ridurre la sensazione di prurito, ad azione antibatterica per mantenere l’igiene
Olio Essenziale alla Lavanda cicatrizzante e lenitivo
Olio Essenziale al Cipresso vasocostrittore, direttamente sulla parte da trattare da applicare con strumento sterile
FIORI DI BACH
In caso di emorroidi farsi preparare una miscela, previo consulto naturopatico, con i seguenti fiori:
- ROCK WATER usato in caso di stress e per chi è rigido e inflessibile con se stesso
- SWEET CHESTNUT aiuta ad affrontare i cambiamenti e andare avanti
- ELM usato per combattere i forti dolori, riduce l’ansia che si accompagna a malessere fisico permettendo all’individuo di rilassarsi
- BEECH è utile per ridurre i sintomi di impazienza e grande insofferenza
- CHERRY PLUM attenua i sentimenti di apprensione
TRATTAMENTI DI MASSAGGIO
Oltre alle cure farmacologiche interne o esterne, possiamo ricorrere a dei trattamenti di RIFLESSOLOGIA PLANTARE come trattamento complementare.
Disclaimer:
Gli articoli contenuti in questa sezione hanno puro scopo divulgativo/informativo e non intendono sostituire il parere del medico. I contenuti di cui sopra pertanto non sostituiscono le pagine ufficiali dei corsi e dei prodotti, dove, invece, sono presenti informazioni aggiornate e dettagliate.
0 commenti