IL MASSAGGIO, LE EMOZIONI E I SENTIMENTI

Saggio di Duilio La Tegola 
Direttore e Fondatore
della Scuola Nazionale di Massaggio Diabasi

PARTE QUINDICESIMA di 50

Quando incontriamo qualcosa o qualcuno il primo commento che definiamo non è se tale elemento è quadro o tondo, alto o basso e nemmeno se è bello o brutto, ma se proviamo un qualche affetto di simpatia, di affinità, di amore, di tenerezza, se rispecchia una nostra inclinazione o se non proviamo nulla di tutto questo, oppure se ci collega a qualche sentimento che siamo in grado di sentire, riferendo emozioni che siamo in grado di manifestare, a seconda delle nostre inclinazioni.

Quindi i sentimenti sono tanti, quante le persone sulla faccia della terra, sono incalcolabili. E’ vero che potremo definirli in formule generali assegnando loro un nome, ma considerato che nascono in ogni persona in base a personali esperienze e a scelte o eventi, i sentimenti che riguardano la tale o altra cosa sono del tutto soggettivi e non classificabili, ogni persona è una storia a sé.

I sentimenti sono dinamici e sempre modificabili mentre le emozioni sono un linguaggio già codificato e rappresentato simbolicamente. Infatti l’emozione del pianto simboleggia o una sofferenza o una gioia, un sentimento e non un’indifferenza.

Quindi se dobbiamo intervenire dobbiamo farlo sui sentimenti sempre modificabili e non sulle emozioni che sono un nostro patrimonio comune.

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La locuzione “emozione bloccata” è ora palesemente errata perché ciò che è bloccata è in realtà la facoltà di esprimere il sentimento verso qualcosa del mondo. Non avremo un’emozione se il sentimento non vorrà o potrà essere comunicato o se mancherà.

I sentimenti danno un senso alla nostra esistenza e la loro e nostra possibilità di vivere è reale e trova plausibilità se possediamo dei mezzi per determinare la loro conferma.

Se ad esempio siamo privi di considerazione di valore affettivo o artistico per quel quadro, esso non ci darà alcuna emozione, non ci sarà un’emozione ma una posizione di distacco. Non possiamo non avere una posizione sentimentale con il pittore e la sua opera e più in generale con ogni cosa, diamo comunque un senso al nostro sentimento restando chiusi in noi, rifiutando, chiudendo l’emozione e dicendo che ciò che ho di fronte non è di mio interesse.

Se il gattino o il cagnolino risvegliano in noi l’espressività affettiva, la dolcezza, la protezione che possiamo dare o ricevere, allora la presenza di un cucciolo da noi coccolato permetterà il dialogo emozionale tra noi e lui dando un senso al nostro sentimento e aprendoci verso l’esterno, apriremo l’emozione dicendo attraverso essa che il nostro sentimento è grande, che ne abbiamo interesse.

I sentimenti sono sempre “per”, “verso”, come l’amore verso, l’affetto per, la vendetta verso. Verso le realtà al di fuori di noi e presenti al mondo. L’emozione al contrario è riferita sempre in sé, mi ha dato emozione, mi sono emozionato. Nell’emozione non ci esprimiamo come nel sentimento dove appunto non ci pronunciamo mai con affermazioni verso me, mi ha dato sentimento o mi sono sentimentato sono espressioni che non si usano perché lontane dal corretto significato.

I corsi di massaggio…dovrebbero insegnare anche questo.
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Copyright: IL MASSAGGIO, LE EMOZIONI E I SENTIMENTI, Duilio La Tegola 2014