Il muscolo sopraspinato è uno dei quattro muscoli che, insieme all’infraspinato, al piccolo rotondo e al sottoscapolare, forma la cuffia dei rotatori, tutti insieme funzionano come un’unità per stabilizzare la testa omerale nella cavità glenoidea.
È molto piccolo rispetto alle richieste a cui è sottoposto: insieme al deltoide, lavora per compiere il movimento di abduzione del braccio, lavora come muscolo stabilizzatore dell’articolazione gleno-omerale, durante tutte le attività della cuffia dei rotatori come tenere un oggetto pesante in mano o lavorare con le braccia alzate.
Guida la testa omerale inferiormente come motore primario, mentre il deltoide muove la spalla durante l’abduzione. Questo impedisce all’omero di entrare in conflitto con il processo acromiale e di danneggiare la borsa sotto-acromiale e il tendine del sopraspinato.
Mantenere il muscolo sopraspinato, insieme agli altri muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, è molto importante per la funzionalità della spalla.
Soggetti che trasportano oggetti pesanti come valigie o cartelle, o che compiono movimenti ripetitivi, come usare il mouse del computer per lunghi periodi di tempo, possono andare incontro a problematiche legate al muscolo sopraspinato.
Prende origine dalla fossa sopraspinata della scapola e si inserisce nella grande tuberosità dell’omero.
Le sue azioni principali sono quelle di iniziare l’abduzione della spalla e stabilizzare l’articolazione gleno-omerale.
Quando il muscolo sopraspinato è infiammato, contratto o irrigidito, il dolore si può irradiare fino alla spalla, sull’area centrale del deltoide e in basso, sul lato radiale del braccio. In questi casi possiamo prendere in considerazione anche altre parti muscolari durante il trattamento di massaggio, quali: deltoide medio, infraspinato, sottoscapolare, piccolo rotondo e, in particolare, sottospinato.
Indice
Palpazione del muscolo sovraspinato
Chiedere al cliente di stendersi sul lettino in posizione prona con l’arto superiore lungo il fianco. Palpare con il pollice la spina della scapola, muovendolo per localizzare la fossa sopraspinata.
Una volta localizzato il ventre muscolare, seguire il tendine del sopraspinato al di sotto del processo acromiale fino alla grande tuberosità dell’omero. Chiedere al cliente di eseguire un’abduzione della spalla contro resistenza per favorirne la corretta localizzazione.
Innervazione
Questo muscolo riceve un innervazione che arriva dalla colonna vertebrale, all’altezza del tratto cervicale, nel punto della radice nervosa tra la quarta e sesta vertebra cervicale (C4-C6) attraverso il nervo soprascapolare che ha come funzione quella di mantenere la sensibilità nelle braccia e nei muscoli.
Questo nervo fornisce l’innervazione anche del muscolo sottospinato.
Dolore
Tra i quattro muscoli della cuffia dei rotatori, il sopraspinato o sopraspinoso è senza dubbio quello più facilmente colpito da infiammazione e lesioni.
Questo muscolo è spesso coinvolto nelle condizioni degenerative dei muscoli della spalla.
Il tendine del muscolo sopraspinato è costantemente implicato nelle patologie della spalla, infiammazioni, calcificazioni e fratture.
Questo avviene perchè il muscolo è costantemente sollecitato durante tutti i movimenti della spalla, soprattutto per le persone con problematiche strutturali che risultano avere la testa dell’omero non completamente in asse.
La non completa centratura della parte alta dell’omero fa sì che i muscoli della cuffia dei rotatori compiano doppiamente il loro lavoro.
L’azione molto forte di muscoli più grandi e potenti, come il gran dorsale e il trapezio, genera nella spalla, una leggera anteposizione ed estensione e questo potrebbe determinare, una lussazione della spalla, impedita solo dall’aumento muscolare e dal tono della cuffia dei rotatori che terrebbe in sede la testa dell’omero.
Questo super lavoro costante produce un’usura precoce dei tendini e delle strutture molli a carico della spalla, causando quindi una serie di patologie che coinvolgono il muscolo sopraspinato.
Tra queste vi sono:
- Tendinite
- Calcificazione del tendine
- Lesione del tendine
- Frattura dell’osso su cui si inserisce il tendine
- Trigger point del sopraspinato
- Paralisi del nervo
- Distacco del tendine
La tendinite del sopraspinato è la principale causa di dolore alla spalla nella popolazione adulta. La tendinite della spalla è una condizione di natura infiammatoria, che procura dolore alla spalla e che coinvolge il tendine del sopraspinoso ed alcuni altri della cuffia dei rotatori.
Quando parliamo di tendinite, infatti possiamo riscontrare nella zona coinvolta, attraverso un esame radiologico, come sia presente un forte edema intorno al tendine.
Questo accade a causa di atteggiamenti posturali scorretti oppure movimenti ripetuti che portano questo muscolo a lavorare in una condizione di estrema difficoltà.
La tendinite della spalla si riconosce da diversi fattori; questa condizione, infatti, può essere dovuta a:
- La lacerazione in parte o completa di un tendine.
- La calcificazione dei tendini.
- Il sovraccarico funzionale dell’articolazione dell’omero.
- l’infossamento del tendine del muscolo sopraspinato.
Quando ciò avviene, gli esperti parlano di tendinite della spalla da sovraccarico detta sindrome da sovraccarico funzionale della spalla.
Il movimento carica eccessivamente le strutture muscolari e tendinee perché eseguito con una tecnica scorretta o ripetutamente, inoltre tale muscolo può apparire particolarmente debole, incapace di eseguire le proprie funzioni, richiedendo un maggiore sforzo di compensazione e per il maggior carico di lavoro, s’infiamma.
I sintomi che scaturiranno potranno essere:
Dolore alla spalla quando la muoviamo in particolare durante il sollevamento del braccio in avanti e laterale.
Gonfiore nella parte davanti e laterale della spalla.
Dolore alla spalla quando l’individuo porta l’arto superiore dietro la schiena o lo porta dietro la testa aprendo il gomito.
Fitte dolorose improvvise alla spalla, che compaiono alzando e abbassando il braccio
Rigidità articolare a carico della spalla;
Dolore intenso alla spalla che impedisce il sonno;
Difficoltà di movimento e forza al braccio annesso alla spalla dolente.
Trascurare una tendinite della spalla comporta un aggravamento dello stato infiammatorio, che diventerà sempre più difficile da curare se non adottando un programma di terapie conservative adatte.
Gioca un ruolo fondamentale nel recupero dalla maggior parte dei casi di tendinite della spalla, un programma di appropriato di massaggi che permette di ristabilire scompensi muscolari, rinforzando i muscoli deboli, migliorando l’elasticità dei tendini e correggendo errori di movimento e posture scorrette.
Cause
Data la posizione del tendine nello spazio tra la testa dell’omero e l’osso che forma la punta della spalla, è facile che venga sottoposto a sfregamenti e sollecitazioni continui.
Ciò può comportare una lesione dei fasci muscolari e dar via ad un processo infiammatorio.
Ci sono molti fattori che, da soli o in combinati fra loro, possono causare la lesione in parte o totalmente del tendine sopraspinato.
Fra questi, i più importanti sono:
Traumi dovuti a cadute o colpi ricevuti, eventi simili possono causare lo schiacciamento o lo stiramento dei muscoli e tendini provocando l’usura, e con il passare del tempo, trasformarla in una lesione da stress.
Infiammazione cronica, che può causare l’aumento dell’attrito fra ossa e muscoli: provoca una lesione causata dal troppo poco spazio fra omero e punta finale della spalla.
Usura o ispessimento del tendine, dovuto all’invecchiamento o alla pratica ripetutamente di attività usuranti sportive o lavorative.
Dedicarsi a sport che richiedano il passaggio del braccio sopra la testa come la pallavolo, lo squash, il tennis o la pole dance, cricket.
Fare lavori al computer utilizzando il mouse.
Trauma da impatto causato da una caduta sulle spalle.
Sollevare regolarmente pesi od oggetti pesanti di svariato tipo.
Rimedi comuni
In caso di infiammazione profonda o addirittura di lesione del muscolo sopraspinato, l’approccio più efficace non è il riposo e lo “scarico” della spalla.
Al contrario, il tendine del sopraspinato può trarre beneficio una serie di massaggi e di esercizi che lo stimolano e lo rinforzano.
I muscoli e i tendini, per natura, sono fibre poco vascolarizzate, tenere la spalla a riposo non fa altro che accentuare il mancato apporto di sangue nella zona accentuando lo stato di malessere.
Ecco perché il movimento mirato è da preferire al riposo attuando terapie specifiche di tipo manipolatorio e per il rilassamento muscolare.
Ad eseguirle dovrebbe essere sempre un operatore di massaggio qualificato.
In questo caso il vantaggio sarebbe quello di alleviare velocemente dolore e fastidio agendo direttamente sulla causa del problema, e vagliando l’opportunità concreta di una diagnosi adeguata.
Il trattamento di massaggio opportuno consiste nel riuscire a controllare il dolore attraverso tecniche massoterapiche e di manipolazione, lavorando ad esempio sulle contratture antalgiche sulle infiammazioni da movimenti ripetuti e usuranti.
In questo tipo di trattamento, si individua quali sono le zone disfunzionali e, attraverso un lavoro di stimolazione profonda, è possibile riportare la parte del corpo trattata in armonia ed equilibrio.
Il protocollo rieducativo ha come obiettivo la riduzione del dolore, attraverso l’utilizzo di massaggi decontratturanti, grazie alla loro azione apportano beneficio, alleviano il fastidio e le infiammazioni sciogliendo e distendendo i muscoli attraverso diverse tecniche manipolative.
Riducono anche la pressione sanguigna e aumentano l’apporto di ossigeno nei muscoli.
Se notiamo un acuirsi del dolore sarebbe bene considerare le funzioni del massaggio posturale che si occupa di trattare zone ben precise, corregge difetti legati a cattive abitudini, ridurre lo stress e le tensioni dei fasci muscolari soprattutto all’altezza della spalla fonte di dolore e problemi molto comuni e diffusi.
Si aiuta la persona a ristabilire equilibrio muscolare e fluidità anche attraverso il massaggio thailandese che ha origini antichissime derivanti dalla medicina cinese, adatto a ridurre i dolori articolari e muscolari aumentando la mobilità dei muscoli e degli arti soprattutto nella zona della spalla favorendo un riequilibrio energetico del ritmo sonno-veglia.
Infine a causa delle sollecitazioni causate da movimenti continui e ripetuti a cui è sottoposto il muscolo sopraspinato sarebbe opportuno valutare il massaggio massoterapico che grazie al calore irradiato ha proprietà miorilassanti ed è particolarmente adatto come rimedio per la rigidità muscolare e tendinea.
Se il dolore persiste o addirittura si acuisce, possiamo ricorrere all’uso di Oli Essenziali da abbinare al massaggio o da usare puri:
Olio Essenziale all’Eucalipto: per sedare gli effetti causati contratture muscolari e dolori infiammatori muscolo scheletrici, utilizzarne 10 gocce durante il massaggio, miscelato con Olio Essenziale all’Australian Tea Tree diventa un potente rinvigorente per combattere l’affaticamento.
Olio Essenziale al Rosmarino: potente decontratturante allevia crampi, indolenzimenti della muscolatura irrigidita, antinfiammatorio e antidolorifico, agisce sulle parti dolenti e dona sollievo e decongestiona la Muscolatura.
Il muscolo sopraspinato può essere rinforzato e allungato attraverso esercizi di rinforzo graduali e progressivi che attivino mobilità e flessibilità del muscolo.
Gli esercizi mirati sono molto efficaci per diminuire i problemi alla spalla a medio e lungo termine, ponendo attenzione ad alcuni esercizi specifici che ci permetteranno di capire perchè il sopraspinato può infiammarsi facilmente.
Esercizi per il muscolo sovraspinato
ESERCIZIO 1
Ci si pone in piedi, posizione eretta, schiena in atteggiamento di forza, le ginocchia flesse con una distanza leggermente superiore a quella delle spalle.
Le spalle estese e le braccia lungo i fianchi, gomiti larghi, le mani impugnano il bilanciere e si trovano alla stessa distanza delle spalle.
L’esecuzione consiste nel flettere le spalle sollevando il bilanciere finché l’omero non arriva sul piano trasversale spingendo con le gambe e mantenendo in flessione la colonna vertebrale .
ESERCIZIO 2
In piedi in posizione eretta con la schiena dritta, le ginocchia leggermente flesse e la distanza tra i piedi è parallela.
Le spalle sono abbassate e le braccia lungo i fianchi.
I gomiti sono estesi, le mani impugnano il manubrio, le spalle si abducono e si flettono, si sollevano i manubri fino a quando l’omero non è in parallelo rispetto alla terra.
Nonostante questo sia un esercizio che viene inserito per allenare la porzione laterale del deltoide, è possibile aumentare il contributo della porzione anteriore del deltoide se si extraruota la spalla.
La posizione eretta del corpo tende a rafforzare il lavoro dei muscoli che intervengono nell’ abduzione della spalla.
Esiste una variante da seduti di questo esercizio.
ESERCIZIO 3
Si parte da posizione seduta su una panca inclinata a circa 75°, con la schiena dritta, le gambe aperte ed i piedi appoggiati a terra così da reggere in modo efficace il peso.
I gomiti sono in flessione, i polsi dritti e le spalle non sono completamente abbassate.
I manubri sono mantenuti alla stessa distanza e altezza.
L’esecuzione consiste nel portare i manubri in alto in verticale cercando di tracciare una linea retta.
Durante la spinta, le spalle si flettono e si abducono mentre i gomiti si estendono, le scapole iniziano a ruotare verso l’alto quando i gomiti si trovano all’altezza delle spalle o poco più in alto.
L’esecuzione termina con la completa estensione dei gomiti, poco prima che le braccia siano perpendicolari al terreno.
Questo esercizio coinvolge la mobilità della spalla ed è necessaria una buona stabilizzazione per tenerla completamente abdotta sul piano trasversale.
Disclaimer:
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