La Respirazione e l’Apparato Respiratorio

Mar 4, 2022

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LA RESPIRAZIONE: COME FUNZIONA

Per vivere l’organismo ha bisogno di ossigeno, che si trova all’interno dell’aria.

L’apparato respiratorio è l’insieme degli organi che servono a portare aria all’interno del corpo.

Durante la respirazione l’aria entra attraverso al naso o alla bocca, passa per la faringe e arriva alla trachea, da qui passa ai bronchi: due piccoli tubicini che penetrano all’interno dei polmoni, dividendosi in tanti canali sottili.

I polmoni sono formati da tante piccole cavità spugnose che si riempiono di aria durante l’inspirazione (quando espiriamo l’aria esce dai polmoni ripercorrendo il percorso inverso).

L’aria, quindi, entra nel nostro corpo attraverso il naso, considerato come una sorta di porta d’ingresso delle vie respiratorie. Viene riscaldata, inumidita e purificata, da germi e polvere, prima di passare ad altri organi. Entra all’interno della faringe, un tubo attraverso il quale passa l’aria diretta ai polmoni e il bolo alimentare diretto allo stomaco, per via del collegamento che avviene con la parte superiore della faringe sia con la bocca che con il naso. nella parte inferiore si divide in due piccoli tubi più stretti: l’esofago (in cui passano gli alimenti) e la laringe (dove avviene il passaggio dell’aria)

LA RESPIRAZIONE: IL NASO

All’interno del naso si trova uno strato di muco vischioso, che serve ad intrappolare le particelle di polvere, di sporco o altro, prima che arrivino alle vie respiratorie interne. Per questo motivo è molto importante respirare con il naso.

Quando il muco arriva all’interno della gola viene ingoiato o viene espulso attraverso la tosse. 

LA RESPIRAZIONE: LA TRACHEA

Il termine trachea deriva dal greco “Trachys” che significa “aspro, ruvido”. Toccandola dall’esterno si può apprezzare una superficie disomogenea data dai passaggi che ci sono fra una cartilagine e l’altra.

Quando l’aria attraversa la laringe arriva alla trachea, un organo tubolare lungo circa 10-15 cm.

Questa è il proseguimento della laringe, e si divide, nell’estremità inferiore, in altri due condotti, definiti bronchi, con scopo di trasporto dell’aria fino ai polmoni.

Quando i bronchi arrivano ai polmoni si ramificano in piccoli e fitti tubicini, chiamati bronchioli, che distribuiscono l’aria all’interno dei polmoni stessi. 

Nella loro parte superiore i bronchi sono molto simili alla trachea, sulla parte inferiore invece le pareti tendono a rimpicciolirsi e ramificarsi.

LA RESPIRAZIONE; I POLMONI

I polmoni sono due grandi organi elastici e spugnosi che hanno la capacità di contrarsi e di espandersi.

Sono posti all’interno della cavità toracica, di colore rosa, sono protetti da un rivestimento a doppio strato, chiamato pleura, che li protegge dallo sfregamento contro le costole. Tra i due strati della pleura è presente un liquido che permette di scivolare facilmente, fra loro, durante l’inspirazione e l’espirazione.

I due polmoni non sono uguali fra loro: il polmone sinistro ha delle dimensioni inferiori rispetto al destro, ed è diviso in due lobi, mentre il polmone destro presenta delle dimensioni più grandi ed è diviso tre lobi. Ogni lobo è completamente ricoperto dalla pleura. 

Nel polmone sinistro vi è una grande cavità in cui alloggia il cuore che prende il nome di letto del cuore.

LA RESPIRAZIONE: LOBI, LOBULI, ACINI E ALVEOLI

Ogni lobo polmonare si divide in un gran numero di lobuli grandi circa un centimetro cubo.

 Nel nostro corpo sono presenti circa 800 lobuli, posti nel polmone destro e 700 lobuli, situati nel polmone sinistro. 

In ogni lobulo passa una sottile diramazione dei bronchi che a loro volta si dividono in ramificazioni ancora più sottili definite bronchioli

Alle estremità dei bronchioli sono presenti delle strutture chiamate acini polmonari che contengono numerose cavità sferiche riunite a grappoli, chiamati alveoli.

Ogni alveolo è avvolto da una fitta rete di capillari sanguigni, al suo interno avviene lo scambio di sostanze fra l’aria inspirata che attraversa la membrana degli alveoli eil sangue che affluisce attraverso i capillari.

LA RESPIRAZIONE: COME AVVIENE?

All’interno dei vasi sanguigni, che ricoprono gli alveoli, scorre sangue venoso (ricco di anidride carbonica), mentre l’aria che entra nei polmoni contiene elevate quantità di ossigeno. Lo scambio gassoso avviene all’interno delle sottili pareti dei capillari e degli alveoli polmonari: l’anidride carbonica passa dal sangue all’alveolo e l’ossigeno dall’alveolo al sangue che da quel momento non sarà più sangue venoso ma diventerà sangue arterioso, che verrà trasportato dalle vene polmonari fino al cuore. 

Da qui il sangue che esce, carico di ossigeno, raggiunge i capillari, attraversa le arterie ed entra in contatto con le cellule del corpo che hanno un eccesso di anidride carbonica, a questo punto avviene un interscambio gassoso opposto a quello che avviene nei polmoni: l’anidride carbonica passa al sangue e il sangue alle cellule, il sangue torna al cuore e va fino ai polmoni dove verrà nuovamente ossigenato.

LA RESPIRAZIONE: COME RESPIRIAMO?

Per non far mai esaurire l’ossigeno, che dà vita alle cellule, è importante che l’aria presente all’interno dei polmoni, si rinnovi continuamente, ecco perché i polmoni si contraggono e si espandono in continuazione. Questi movimenti consentono la ventilazione polmonare che porta sempre nuova aria all’interno del nostro corpo.

I movimenti respiratori sono due:

  • L’inspirazione: i polmoni si dilatano e l’aria entra all’interno
  • L’espirazione: i polmoni si comprimono, tornando al loro volume iniziale, permettendo così l’espulsione dell’aria

Visto che i polmoni non possono muoversi da soli, la respirazione avviene per mezzo di due tipi di muscoli: il diaframma: un muscolo a forma di cupola posto sotto ai polmoni e i muscoli intercostali.

Durante l’inspirazione i muscoli si contraggono, il diaframma si abbassa e la gabbia toracica si espande allungando i polmoni e permettendogli di assorbire aria.

Nella fase dell’espirazione i muscoli intercostali si rilassano e il torace si accorcia, il diaframma si rilassa e si solleva e i polmoni ritornano alla loro forma originale spingendo l’aria verso l’esterno.

LA RESPIRAZIONE: DIAFRAMMA CONTRATTO

Quando nel diaframma, si sviluppano zone di tensione, più o meno percepibili dalla persona, può portare alla formazione di diversi sintomi come:

  • Sensazione di costrizione
  • Gonfiore dopo i pasti
  • Fame d’aria
  • Fiato corto
  • Problemi posturali

A livello emotivo, il diaframma rispecchia la vitalità della persona e il centro delle emozioni. Per questo si crea una forte relazione fra diaframma, respirazione e psiche. 

Nella bioenergetica il diaframma viene considerato come uno dei canali di comunicazione fra la persona e l’ambiente che la circonda.

Ad esso sono legati stati emotivi come ansia e paure, questo perché viene considerato come un canale attraversato dalle emozioni, in stretto collegamento con il cuore e con l’intestino (considerato il secondo cervello).

È molto importante quindi mantenere il diaframma in uno stato ottimale, ricorrendo all’uso del massaggio Cranio Sacrale, in particolare, dello yoga o della respirazione.

Si consiglia quindi di rivolgersi ad un massaggiatore esperto che saprà quale tecnica di massaggio consigliarti.

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