Saggio di Duilio La Tegola
Direttore e Fondatore
della Scuola Nazionale di Massaggio Diabasi
IL MASSAGGIO, LE EMOZIONI E I SENTIMENTI – PARTE SESTA di 50
L’uomo per nostra fortuna non è propriamente una macchina, come spesso viene descritto dalla scienza, non è un puro complesso di organi, apparati e funzioni, non è una realtà basata su conscio e inconscio come lo descrive la psicologia, non è uno schema o un protocollo, l’uomo è una storia nella vita, un’unica percezione, una storia nel mondo, è una vicenda umana tutta particolare, ognuna per sé.
Lavorare con l’uomo significa lavorare con infinite varianti, con donne e uomini che alloggiano nel nostro stesso mondo e ogni giorno si relazionano con esso e con i suoi abitanti. Il professionista massaggiatore deve trovare il modo per cogliere le sfumature, di ogni circostanza dell’umana realtà che sempre troverà innanzi, e nelle parole potrà trovare molto. Le parole contano, dicono, determinano significati, messaggi, non vanno sottovalutate come non vanno trascurate senza una presa di cognizione. Il professionista del massaggio deve quindi comprendere con chiarezza il significato di parole che userà porgendosi al cliente e con se stesso.
La parola “Massaggio” non ha significato se non è ascoltata con attenzione. Molte tecniche di massaggio hanno diverse versioni pratiche e teoriche, spesso divergenti le une dalle altre pur identificandosi con lo stesso nome.
Parlare di Massaggio significa cogliere la natura di quest’arte, le sue prerogative, le sue qualità, con particolari caratteristiche che riteniamo fondamentali perché ne conosciamo il contenuto, significa cogliere l’essenza dei nostri sentimenti.
Ad esempio esiste il Massaggio Emozionale, un massaggio recente, ideato da un gruppo di professionisti ed esperti in discipline molto diverse fra loro e che negli anni settanta operavano in alcuni centri psicoterapeutici Californiani. Per questo spesso è chiamato “Massaggio Emozionale Californiano”.
L’obiettivo era chiaro, ideare un trattamento sul corpo che fosse in grado di risvegliare nella persona ricevente sensazioni e sensibilità oppresse, dare a questa la coscienza di un percepito e rinnovato schema corporeo, offrire alle emozioni della persona un’ampia tavolozza di colori con cui esprimersi. Il massaggio era diretto a persone in cura, nei centri già citati, per problematiche importanti relative a una difficile espressione di sé. Esperienze e conseguenze dovute a chiusure nei confronti di un mondo per loro troppo ostile, chiusure che portavano ad una esclusione dal mondo delle percezioni anche più semplici. La presenza al mondo di queste persone non era più aperta alla gioia, ai piaceri, all’amore, alla crescita e al rinnovamento, mancavano loro le sensibilità meravigliose che un corpo può donare al suo abitante, mancava loro il sentimento per le gioie del mondo. Il massaggio è divenuto giustamente famoso per i benefici che ha donato ai giovani soldati reduci del Vietnam,soffocati dalle atrocità viste e vissute in una guerra dove spesso nessuna atrocità veniva risparmiata.
Le emozioni sono essenziali modalità che l’uomo ha di esprimersi nel suo mondo, nei suoi affetti, nei suoi desideri, nelle sue convinzioni, nelle sue incertezze e in numerose situazioni che la vita presenta.
Le emozioni sono evidenze corporee, è il corpo della persona che narra la sua storia con l’emozione che sta vivendo e sul corpo si incontrano anche le difficoltà di tale espressione.
Le emozioni hanno vita solo se la persona è in grado di esprimerle, altrimenti esistono solo al suo interno, escludendosi dal rapporto con l’esterno. Se non sono evidenti, tangibili, se non sono concrete, risulta palese un’impossibilità a vivere il proprio corpo con la libertà che esso dovrebbe poter verificare ogni giorno.
…Segue nella PARTE SETTIMA
…Rileggi la PARTE QUINTA
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Copyright: IL MASSAGGIO, LE EMOZIONI E I SENTIMENTI, Duilio La Tegola 2014
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