Ernia iatale: cos’è, sintomi, cure, prevenzione e consigli utili

Set 29, 2021

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COS’È L’ERNIA IATALE

Quando si parla di ernia iatale si parla di uno spostamento di parte dello stomaco, dalla cavità addominale a quella toracica, attraverso il foro diaframmatico (iato) in cui passa l’esofago.

Esistono due tipi di ernia iatale:

  • L’ernia da scivolamento, o esofagea: caratterizzata da uno spostamento dello stomaco e della giunzione gastroesofagea
  • L’ernia paraesofagea: il cardias, cioè la parte superiore dello stomaco, si sposta attraverso l’apertura diaframmatica posizionandosi al lato della giunzione gastroesofagea.

SINTOMI DELL’ERNIA IATALE

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Le ernie da scivolamento sono quelle più comuni.Possono essere asintomatiche oppure sintomatiche, creando quindi una sensazione di oppressione al torace.

Si avverte un dolore simile a quello provocato dall’angina, spasmi muscolari al torace, bruciore di stomaco, eruttazioni, rigurgito acido alla gola, vomito. 

 Il reflusso grastroesofageo è sicuramente il disturbo che viene più comunemente associato alle ernie da scivolamento.

Consiste in un passaggio all’indietro di parte del succo gastrico dallo stomaco nell’esofago, attraverso il cardias, che provoca dolore nella zona inferiore dell’esofago ma anche una sensazione di bruciore che interessa il torace e l’addome superiore.

Questi sintomi a volte possono essere erroneamente scambiati con quelli di un attacco cardiaco.

I sintomi di entrambi i tipi di ernia, da scivolamento o paraesofagea, possono comparire alcune ore dopo i pasti e in genere peggiorano se si ha consumato un pasto molto abbondante, se ci si china o se ci si sdraia durante la digestione.

Questo tipo di patologia si riscontra più frequentemente in persone di sesso femminile e l’incidenza aumenta con l’età.

Spesso le ernie esofagee si presentano come conseguenza di un indebolimento della muscolatura.

L’ernia iatale non rappresenta un disturbo pericoloso se non insorgono complicazioni.

In caso di presenza di reflusso gastroesofageo il continuo passaggio di materiale acido può portare a infiammazione o, nella peggiore delle ipotesi, ulcerazione dell’esofago. In questo caso è bene rivolgersi a uno specialista e curare l’ernia

CURE E TRATTAMENTI PER L’ERNIA IATALE

Terapia convenzionale per il trattamento dell’ ernia iatale

Per diagnosticare un’ernia iatale al paziente bisogna sottoporlo ad un esame di radiografia, in questo modo ne verrà accertata la presenza.

Oltre alla radiografia, se occorre, è bene effettuare anche un’esofago-gastroscopia per verificare l’eventuale presenza di lesioni all’esofago dovute appunto al reflusso gastroesofageo.

Se l’ernia iatale non determina l’insorgere di sintomi, e quindi rimane asintomatica, non si necessita di alcun tipo di trattamento.

Se l’ernia procura dolore e/o bruciore, si possono assumere dei comuni farmaci antiacido, che non necessitano di prescrizione medica.

Se anche il farmaco antiacido non risulta efficace si può ricorrere all’uso di farmaci che bloccano la secrezione acida dello stomaco, come la cimetidina, la nizatidina e la ranitidina.

Questi farmaci però possono avere degli effetti collaterali quali: nausea, vomito, alterazione della peristalsi che determinano diarrea o stitichezza, dolori addominali, danni al fegato, alterazione della composizione del sangue ed eruzioni cutanee.

Si possono riscontrare anche delle alterazioni del ritmo cardiaco e dolori alle articolazioni, ma questo avviene molto raramente.

L’uso di farmaci che attivano la peristalsi, ossia i movimenti che permettono la progressione del cibo nel sistema gastrointestinale determinando un restringimento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco, può risultare molto utile in alcuni casi.

Tra i farmaci che attivano la peristalsi intestinale troviamo: la cisapride, il betanecolo e il metoclopramide.

La cisapride può provocare diversi tipi di effetti collaterali, tra cui: cefalea, dolore addominale, fuoriuscita di secrezioni dalle cavità nasali, infezioni, anomalie della visione e, più raramente, alterazioni del ritmo cardiaco.

Il betanecolo può provocare diversi tipi di effetti collaterali, tra cui: ipotensione, nausea, vomito, diarrea, crampi, cefalea, vampate e movimenti intestinali involontari.

Il metoclopramide può provocare diversi tipi di effetti collaterali, tra cui: comparsa di vertigini, alterazioni dello stomaco, movimenti a scatto simili a quelli che compaiono nei pazienti affetti da morbo di Parkinson e affaticamento.

Questi farmaci interagiscono con l’azione di altri farmaci e non devono essere assunti durante l’allattamento.

I farmaci inibitori della pompa protonica come l’omeprazolo e il lansoprazolo, possono essere usati nel caso in cui il reflusso gastrointestinale crei un danno all’esofago.

Questi farmaci interagiscono con la secrezione dei succhi acidi da parte dello stomaco, ma sono più potenti dei normali neutralizzatori dell’acidità gastrica. Possono provocare effetti collaterali come: cefalea, diarrea e dolore addominale.

Se il medico lo ritiene necessario può prescrivere una laparoscopia che consiste in un piccolo intervento chirurgico, per riparare il tessuto danneggiato da un reflusso gastroesofageo particolarmente intenso.

Alimentazione consigliata in presenza di ernia iatale

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Di seguito riportiamo alcuni consigli alimentari utili in caso di presenza di ernia iatale:

  • Mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, eliminando tutti quei cibi che possono peggiorare i sintomi dell’ernia iatale come cibi fritti o speziati o quelli troppo freddi e troppo caldi.
  • Uno stomaco eccessivamente pieno peggiora i sintomi dell’ernia iatale. Si consiglia di non fare pasti troppo abbondanti, ma piccoli e frequenti, masticando a lungo ogni boccone.
  • Bere un centrifugato di cavolo due tre volte al giorno per circa una settimana, può essere molto utile per attenuare il reflusso gastrico. Il cavolo contiene elementi fitochimici in grado di guarire danni della mucosa gastrica.
  • Inserire nella dieta la papaya risulta molto utile in quanto contiene enzimi digestivi che facilitano appunto la digestione.
  • Evitare il più possibile l’assunzione di caffè o spremute di agrumi, in quanto determinano acidità di stomaco.
  • Si consiglia di andare a dormire almeno due ore dopo il pasto, per dare tempo allo stomaco di svuotarsi prima di assumere una posizione orizzontale.

Integratori alimentari per prevenire l’ernia iatale

Possiamo ricorrere all’uso di integratori alimentari per prevenire o lenire disturbi legati alla problematica dell’ernia iatale:

  • Calcio e Magnesio preparato liquido: aiuta a contrastare l’acidità di stomaco, si considera sia più efficace rispetto ai comuni antiacido da banco
  • Argilla verde: contro l’acidità di stomaco
  • Scegliere un preparato a base di enzimi digestivi: bromelina (contenuta nell’ananas) e/o papaya per ridurre i problemi digestivi. Preferire una formula priva di acido cloridrico che, in caso di ernia iatale, può peggiorarne i sintomi aumentando anche l’acidità di stomaco
  • Magnesio: aiuta il corretto funzionamento del sistema nervoso e possiede un effetto rilassante sulla parte dell’addome superiore. Nel caso in cui le feci risultino sciolte, dopo l’assunzione, è bene sospendere il trattamento riprendendolo eventualmente diminuendo di molto le dosi
  • Multivitaminico, Multiminerale: aiuta a colmare eventuali carenze di vitamine o minerali. Preferire un preparato liquido o in gel.
  • Probiotici: per migliorare la funzionalità del tratto gastrointestinale, possiamo assumere un supplemento probiotico a base di Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium bifidum. Il lactobacillus acidophilus può anche aiutare a ridurre i sintomi dell’acidità.
  • Olio di oliva o di semi di lino: assumere un cucchiaio di questi oli e assumere più acqua durante la giornata, in caso di presenza di feci dure e/o stitichezza. L’olio e l’acqua ammorbidiscono le feci, evitando di far compiere sforzi durante la defecazione che potrebbero peggiorare la sintomatologia dell’ernia iatale

Fitoterapia

Tra i prodotti fitoterapici più efficaci troviamo:

  • Aloe vera: utile ad alleviare le infiammazioni del tratto digestivo
  • Corteccia d’olmo: apporta sollievo all’intero tratto gastrointestinale

Omeopatia

Tra i rimedi omeopatici troviamo:

  • Argentum nitricum 15 o 30 CH: adatto a chi soffre di frequenti eruttazioni, a chi ha avuto un’ulcera peptica o per chi desidera fortemente cibi dolci anche se non si riesce a digerirli. Se ne consiglia l’assunzione di una dose di rimedio, tre volte al giorno per tre giorni
  • Arsenicum album 200 CH: adatto per chi si sveglia tra l’una e le quattro di notte con un dolore “corrosivo” e con una sensazione come di cattiva digestione. La persona si sente spesso molto assetata, ma in genere beve poco, può sentirsi ansioso e desiderare cibi acidi come caffè, agrumi, condimenti a base di aceto, che contribuiscono all’insorgere di reflusso acido e bruciore allo stomaco. Si consiglia di assumere una dose di rimedio al giorno per due giorni. Oltre a prendere arsenicum album si consiglia di evitare di mangiare troppa verdura cruda e cibi come il melone.
  • Carbo vegetabilis 15 o 30 CH: adatto per chi presenta addome gonfio e doloroso alla palpazione. La persona può provare sonnolenza e una sensazione di bruciore allo stomaco che può presentarsi circa trenta minuti dopo il pasto accompagnati da frequenti episodi di eruttazione. Si consiglia l’assunzione di una dose di rimedio tre volte al giorno per tre giorni
  • Lycopodium 15 o 30 CH: adatto contro chi presenta problemi di flatulenza e gonfiori addominale. In genere il soggetto si presenta piuttosto nervoso, soprattutto quando rientra in casa dopo il lavoro. Si consiglia l’assunzione di una dose di rimedio tre volte al giorno per circa tre giorni consecutivi
  • Nux vomica 15 o 30 CH: adatto per chi soffre di bruciore allo stomaco che si presenta subito dopo i pasti, in particolare dopo l’assunzione di cibi elaborati e speziati o se si è bevuto molto alcool. Si consiglia l’assunzione del rimedio tre volte al giorno, per tre giorni consecutivi

Fiori di Bach

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Possiamo rivolgerci all’uso di fiori di Bach per alleviare determinati disturbi o condizioni legate all’ernia iatale.

I rimedi solitamente vengono consigliati da uno specialista che creerà una miscela giusta in base alla situazione e alla persona. Si assumono a “bocca pulita”, il rimedio va applicato sotto la lingua, dove dovrà rimanere per circa dieci secondo prima di essere deglutito.

Si può ripetere l’assunzione più volte al giorno in base al bisogno.

Impatients: adatto a soggetti efficienti e rapidi nello svolgimento dei propri compiti, ma che non tollerano chi è più lento di loro.

Rock Water: adatto a caratteri arroganti che tendono a tenere sotto stretto controllo le proprie esigenze e i propri desideri.

Vine: adatto per persone ambiziose che non esitano a giudicare gli altri con severità.

White Chestnut: aiuta a liberarsi dai pensieri ossessivi.

Willow: adatto a persone incapaci di perdonare che ne sentono il rimorso e tendono all’autocommiserazione.

Aromaterapia

Possiamo utilizzare DIABASI® ESSENTHIA per migliorare la digestione alleviare disturbi legati all’ernia iatale.

Di seguito riportiamo una miscela da applicare, con un massaggio, direttamente sull’addome e sulla schiena:

Olio Essenziale alla Lavanda

Olio Essenziale alla Menta Piperita

Olio Essenziale all’Arancio Dolce

Olio Essenziale al Frankincense

Scegliere solo tre di questi oli e diluirli in olio vettore di MANDORLA DOLCE, poi applicare localmente sulla parte.

Massaggi

Possiamo usare diverse tecniche di massaggio per alleviare lo stress, drenare liquidi del corpo, favorire la fuoriuscita di tossine, rilassare la muscolatura e favorire la digestione.

Un’altra tecnica a cui possiamo ricorrere è quella del massaggio CALIFORNIANO EMOZIONALE, che lavora molto bene contro stress e ansia.

Possiamo utilizzare anche il massaggio SVEDESE, utilizzando la miscela descritta sopra quando trattiamo schiena e addome.

Oltre alle tecniche di massaggio, ricordiamo anche tutte le tecniche di riflessologia:

RIFLESSOLOGIA PLANTARE

RIFLESSOLOGIA PALMARE

RIFLESSOLOGIA VIETNAMITA

che sono di grande aiuto per trattare, tramite la stimolazione di punti riflessi situati nel corpo, nello specifico su piedi, mani e viso, la problematica dell’ernia iatale, apportando sollievo e aiutando a migliorare la situazione.

PREVENZIONE

L’indebolimento della muscolatura dello stomaco (muscolatura liscia) è una delle cause primarie di ernia iatale, è bene quindi svolgere degli esercizi di rafforzamento sulla parte superiore del torace e dei muscoli addominali in modo da prevenire la comparsa di questa patologia.

CONSIGLI UTILI

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Di seguito riportiamo alcune raccomandazioni da seguire se si soffre di ernia iatale:

  • Se si è in uno stato di eccessivo sovrappeso, ricorrere a una dieta dimagrante, si è notato un evidente miglioramento su soggetti obesi in seguito alla perdita di peso
  • Evitare di indossare indumenti troppo stretti in vita, perché potrebbero ulteriormente spingere lo stomaco fuori dalla sua sede naturale
  • Il fumo acuisce i bruciori di stomaco: si consiglia pertanto di smettere di fumare o di evitare di stazionare in stanze dove vi è presenza di fumo (respirando così fumo passivo)
  • Evitare di chinarsi, sdraiarsi, o fare sforzi per almeno un paio d’ore dopo mangiato. Cercare sempre di organizzare le attività quotidiane in modo da consentire allo stomaco di svuotarsi dopo i pasti

ATTIVITÀ FISICA CONTRO LO STRESS

Tra le attività fisiche utili a ridurre lo stress troviamo: lo Yoga, pratica molto importante ed efficace, poiché non soltanto allevia e combatte lo stress, ma rafforza anche i muscoli addominali.

Scelte altrettanto valide sono: attività sportiva regolare e il metodo Pilates.

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