Scoliosi: che cos’è , come prevenirla, diagnosi e cura

Nov 26, 2021

scoliosi

La scoliosi è una deviazione definitiva del rachide provocata da una rotazione delle vertebre, la colonna vertebrale si presenta in torsione e le sue curve naturali sono anomale.

In condizioni fisiologiche normali la colonna presenterebbe una serie di curve, lordosi e cifosi, che le permettono di gestire al meglio i carichi, distribuendo le forze e permettendo ai muscoli e legamenti di lavorare in sinergia su una struttura simmetrica ma, in presenza di una scoliosi, oltre alle curve fisiologiche, non sempre presenti, si aggiunge un’anomala deviazione del rachide non rivedibile nella maggior parte dei casi.

Tale condizione quindi non è modificabile volontariamente e comporta conseguenze che volgono in alterazioni anatomiche delle vertebre e delle strutture annesse.

Alterando la biomeccanica della colonna vertebrale e delle strutture muscolo scheletriche ad essa collegate, nei casi più gravi, questo potrebbe creare problemi anche agli organi presenti nella cassa toracica.

La deformazione della colonna vertebrale porta a un cambiamento di forma della cassa toracica, detta gibbo. Il gibbo è la deformazione che si sviluppa prendendo la forma di una curva e si evidenzia durante una flessione del busto, la cosiddetta “gobba”. 

La scoliosi si manifesta soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, se supera certi livelli di curvatura vi è il rischio che la sua evoluzione non termini con la crescita ma che prosegua anche in età adulta, terminando poi con un incurvamento di lato e in avanti in età anziana.

Le bambine sono più a rischio dei maschi e possono presentare una deviazione della colonna vertebrale molto più accentuata.

Le cause della scoliosi sono ancora quasi del tutto sconosciute, basta pensare che solo il 25% delle scoliosi è dovuta a cause conosciute mentre il restante 75% no.

Le cause della scoliosi sono ancora sconosciute, quindi risulta di fondamentale importanza la diagnosi precoce e la prevenzione.

Inoltre, il trattamento dipende dalla gravità della curva ed è per questo motivo che è importante curare tempestivamente la scoliosi.

Talvolta, la diagnosi è complessa in quanto la scoliosi non presenta sintomi né dolori specifici, il segno tangibile della patologia rimane la malformazione della colonna vertebrale e il mantenere costantemente una postura scorretta che mette in evidenza una gobba da una parte o dall’altra della colonna soprattutto quando ci si china in avanti.

La cura della scoliosi è un trattamento molto complesso che può perseverare per anni, in casi molto gravi con curve maggiori di 35° è consigliato l’intervento chirurgico.

PATOGENESI DELLA SCOLIOSI

scoliosi-cause

Si possono formare una o più curve che alterano aspetto e funzione della colonna vertebrale e del tronco.

I sistemi di equilibrio purtroppo portano alla formazione di curve di compenso così che la testa sia centrata sul bacino e sulla base di appoggio.

Se non vi è rotazione delle vertebre non si può parlare di scoliosi, ma l’anomalia prende il nome di paramorfismo. Questa condizione tende a risolversi spontaneamente durante l’accrescimento e non necessita di trattamenti particolari ma è consigliabile praticare sport adeguati.

Il termine paramorfismo o atteggiamento scoliotico può quindi indicare semplicemente un atteggiamento posturale scorretto.

Per scoliosi si intende una deformità complessa del rachide, in cui si verifica una torsione sul piano sia frontale che sagittale che trasverso.

Si considera scoliosi una deviazione laterale superiore ai 10° di Cobb, una scala di riferimento divenuta il “gold standard” nella misurazione della curva scoliotica.

La scoliosi è generalmente il risultato di una malformazione dei corpi vertebrali.

La scoliosi è una curvatura anomala sul piano laterale del rachide, in cui si viene a creare una alterazione della naturale struttura della colonna vertebrale.

Questa curvatura laterale è conseguenza di una rotazione dei corpi vertebrali per cui è più corretto parlare di rotoscoliosi.

A seconda se vi sono una o più curvature scoliotiche, la colonna vertebrale può assumere la forma di una “S” o di una “C”, mostrando una deformità più o meno accentuata.

Le scoliosi prendono nomi diversi in base alla localizzazione della curvatura, a questo proposito distinguiamo le scoliosi in:

  • lombare o dorso-lombare

La scoliosi lombare è una complessa deviazione laterale della colonna vertebrale con torsione associata delle vertebre della zona lombare.

Si parla di tale scoliosi propriamente detta quando la curvatura supera i 10°, diversamente si parla solo di atteggiamento scoliotico, ovvero di un vizio della postura reversibile e dal trattamento più semplice.

  • dorsale o cervico-dorsale

Si tratta di una protuberanza che si forma nella parte superiore del dorso a causa della deviazione delle vertebre.

Generalmente si sviluppa una sola curva, interessando maggiormente l’area dorsale con la presenza del caratteristico gibbo costale.

CURE

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Le cause della scoliosi possono essere svariate, tra queste si riscontrano differenze a seconda delle varie tipologie di scoliosi.

Le scoliosi che possiamo riscontrare sono principalmente di due tipi:

  • Scoliosi non strutturale (paramorfismo) si verifica se la curvatura della colonna vertebrale si può modificabile e deriva da fattori, quali la differenza nella lunghezza delle gambe, una postura scorretta, spasmi muscolari o malattie di natura prettamente infiammatoria. La cura si ha grazie alla correzione del problema iniziale.
  • Scoliosi strutturale (dismorfismo) definitiva. Può far parte di una serie di malattie o esserne l’unica.

Le scoliosi di questo tipo sono a loro volta suddivisibili in:

Idiopatiche dove non è possibile identificare la causa.

La maggior parte delle scoliosi riscontrate fa parte di questa categoria, tali scoliosi si riscontrano nei soggetti durante l’età di sviluppo e si aggravano maggiormente nel periodo puberale.

Le cause non sono note e quindi solo ipotizzabili, la malattia comunque ha  una forte componente genetica multifattoriale, per esempio, un figlio con genitore scoliotico ha molte più possibilità di contrarre la malattia rispetto a un figlio con genitore con rachide normale.

Sono diversi gli studi che si occupano delle cause della scoliosi idiopatica  che hanno rilevato una stretta correlazione fra fattori genetici, alterazioni del sistema nervoso centrale, alterazione dell’ormone della crescita e alterazioni di tipo biomeccanico, come cause dello sviluppo di questo tipo di scoliosi.

Il nostro sistema nervoso centrale controlla il movimento, la postura e influisce sulla tonicità muscolare, quindi un suo malfunzionamento potrebbe portare a disturbi del sistema posturale, della coordinazione e dell’orientamento del corpo nello spazio.

Il risultato sarebbe un errato sviluppo corporeo durante la crescita che potrebbe portare a un mancato controllo da parte del sistema nervoso centrale delle curve della colonna vertebrale durante l’accrescimento.

Questo errato funzionamento dello sviluppo dei tessuti darebbe il via alla formazione della curva scoliotica con una conseguente evoluzione della curva e quindi un suo peggioramento.

La maggior incidenza nel sesso femminile ha portato a pensare alle alterazioni ormonali, ma rimane tutt’ora un’ipotesi.

Congenite connesse a malformazioni vertebrali dalla nascita.

Acquisite quindi conseguenti a malattie neurologiche o muscolari (paralisi cerebrale, distrofia muscolare, poliomielite).

Scoliosi statiche, dovute cioè, ad una obliquità del bacino conseguente a una dismetria degli arti inferiori .

Causate da traumi: frattura scomposta di uno dei corpi vertebrali, pneumotorace terapeutico in età infantile.

SINTOMI

Questa malattia spesso si manifesta senza sintomi rilevanti e molte volte  la deformazione progredisce velocemente.

L’assenza di dolore rende ancora più difficile la percezione della patologia, il sospetto arriva solo dopo un’osservazione dei genitori o nel corso di una visita periodica di controllo dal pediatra.

Per questo motivo, raggiunta l’adolescenza, è importante far controllare la schiena al pediatra che farà delle segnalazioni e delle valutazioni in caso di asimmetrie del tronco, se noterà una sporgenza o protuberanza asimmetrica sulla schiena o una postura poco equilibrata e corretta della colonna vertebrale che può anche presentare un aspetto anomalo.

A questo punto il medico, utilizzando un semplice strumento chiamato “scoliometro” inviterà il ragazzo a flettere il busto in avanti mantenendo le gambe dritte e le ginocchia estese.

Il pediatra osserverà il profilo della schiena per evidenziare la presenza eventuale di una piccola “gobba”, poi utilizzerà lo scoliometro. Se la superficie della schiena non sarà a livello, il sospetto di scoliosi sarà molto concreto.

I segnali che presuppongono la presenza di una forma di scoliosi variano da persona a persona, tuttavia, si possono evidenziare sintomi comuni quali:

  • Spalle ad altezza differente (una scapola più prominente dell’altra)
  • Testa in posizione non direttamente centrale rispetto al bacino
  • Anca sollevata e protesa in avanti
  • Costole a livelli differenti
  • Fianchi irregolari
  • Variazioni del colore e della consistenza della pelle che ricopre la colonna vertebrale
  • Inclinazione di tutto il corpo verso un lato

RIMEDI

scoliosi-dolore

La radiografia totale della colonna aiuta la diagnosi permettendo di misurare geometricamente l’angolo di curvatura della scoliosi e di trovare malformazioni congenite delle vertebre.

La scelta del tipo di trattamento varia dalla gravità della curvatura riscontrata che comunque può ancora mutare.

Nei casi meno gravi è consigliata della ginnastica posturale e dei controlli periodici per verificare se la scoliosi è progredita.

Nelle curve di gravità intermedia si usano corsetti ortopedici, mentre nelle forme più gravi si usano busti gessati.

Il risultato finale cambierà a seconda di alcune 

variabili che dipendono dalle caratteristiche della curva scoliotica (tendenza al peggioramento, tipo di curva) e altre connesse alla famiglia e al paziente che influiscono a seconda di quanto sarà costante nell’uso del corsetto predisposto per il suo caso.

Qualora il trattamento con i corsetti non avesse i risultati sperati, per diverse ragioni, è consigliabile l’intervento chirurgico, che ha lo scopo di correggere la curva scoliotica e fermarne la progressione.

Questo allo scopo di evitare problematiche di natura posturale ed estetica ma anche cardiorespiratoria e soprattutto legata al dolore che ne potrebbe scaturire se la scoliosi si acutizzasse.

L’operazione chirurgica consiste nella correzione della curva scoliotica e nello stabilizzare il tratto di colonna che è sottoposto ad intervento chirurgico, si introducono degli ancoraggi sulle vertebre che si agganciano a barre in titanio e permettono di intervenire e correggere geometricamente la curva.

Si aggiungono quindi degli innesti ossei che nel tempo creano un sostegno lungo le vertebre operate.

Grazie alle moderne strumentazioni della chirurgia si riesce ad ottenere una notevole correzione della scoliosi con il trattamento del minor numero di vertebre possibile.

A questo punto è bene capire quali sono gli sport o le attività più indicate in presenza di patologie della colonna vertebrale.

Tra le attività più consigliate ci sono Yoga e Pilates, che migliorano distendono e rinforzano i muscoli, risultano apportare benefici, soprattutto se utilizzate con programmi mirati.

La rieducazione posturale è un’attività molto utile, se valutata e studiata appositamente per il problema specifico.

Alcuni soggetti presentano muscoli troppo deboli, altri invece troppo induriti ed è chiaro come per ciascuno non è possibile avviare lo stesso percorso riabilitativo. Per mantenere sana la colonna vertebrale è bene eseguire, un allenamento graduale, con il giusto riscaldamento per distendere i muscoli e rafforzarli.

Gli esercizi per la scoliosi si possono eseguire da sdraiati, seduti, in posizione eretta oppure piegati in avanti. Tali movimenti vanno ad agire sui muscoli facendo sì che si allunghino e mantengano le vertebre inclinate dalla parte colpita da scoliosi.

Si possono eseguire esercizi su tutti e due i lati della schiena e vanno effettuati soprattutto da chi ha un’inclinazione della colonna vertebrale meno accentuata, altri invece vanno fatti solo con una spalla o soltanto per un lato del tronco. E’ possibile anche eseguire esercizi di trazioni per la colonna vertebrale, movimenti di flessioni, inclinazioni, estensioni e rotazioni.

I muscoli della colonna vertebrale sono poi da rafforzare e tonificare attraverso esercizi per la scoliosi che irrobustiscano la zona addominale, i dorsali, i lombari.

Questa tonificazione va accompagnata da una postura corretta per mantenere le curve naturali e l’allungamento del rachide, soprattutto nei giovani, il rinforzo muscolare genera un vero e proprio sostegno che sorregge la spina dorsale e migliora la curvatura.

ESERCIZI CONSIGLIATI

scoliosi-problemi

Sdraiati con le ginocchia piegate, eseguite la retroversione del bacino, facendo toccare la regione lombare al tappeto ed agendo sugli addominali e sulla postura.

-Supini con ginocchia flesse, piedi poggiati a terra, fate pressione con la mano destra sul ginocchio della gamba sinistra, staccando solo la testa dal pavimento, alternate con la mano sinistra sulla gamba destra.

-Seduti in ginocchio sui talloni abbassate il dorso gradatamente scivolando con le mani in avanti allineate sempre la testa con il busto.

-Seduti su una sedia, braccia lungo i fianchi eseguite da soli l’allungamento del rachide tenendo piatta la curva lombare con il mento ben retratto, stendete tutti i muscoli della parte dorsale.

-Sdraiati con ginocchia piegate, piedi sul tappeto, alzateli dal tappetino mantenendo le ginocchia a 90°, mantenete questa posizione per qualche secondo e ritornate.

-Supini con ginocchia piegate, piedi appoggiati al tappeto, alzate gli arti inferiori contemporaneamente facendo toccare la zona lombare al tappeto.

-Seduti su un pallone apposito, dare delle spinte tali da poter perdere l’equilibrio, cercate di mantenere la postura iniziale, sforzando tutti i muscoli dorsali.

Per correggere la curvatura della schiena si può fare ricorso al metodo Klapp, che si fonda sul principio che gli animali vivono costantemente carponi, cioè a 4 zampe come cani, gatti, felini  e non presentando segni di scoliosi.

Tra i rimedi naturali con potenti effetti antinfiammatori e distensivi per la colonna vertebrale vi sono le tecniche di massaggio.

Il massaggio alla schiena è senza dubbio una delle tipologie di massaggio tra le più diffuse e importanti che coinvolge tutta la schiena con l’intento di decontrarre ogni muscolo che interessi la zona cervicale, dorsale, lombare e sacrale.

Il massaggio sportivo si inizia  massaggiando delicatamente in senso rotatorio.

Servendovi di tre dita, iniziando dalle spalle per poi proseguire in tutto il corpo,  è consigliato aumentare l’energia sulle spalle e sulla parte superiore del dorso, afferrando con le dite la pelle, formando una piega e portandola in avanti con il pollice, il movimento va eseguito partendo dalla colonna vertebrale.

E’ bene affidarsi anche ad un massaggio posturale per esempio che agisce sul dolore del punto preciso, ripristinando un benessere generale, la muscolatura apparirà infatti più distesa e tonica, le tensioni verranno allentate, con un miglioramento anche dei dolori articolari e in particolare nella parte dorsale.

La manipolazione della schiena aiuterà a ridurre la rigidità muscolare in concomitanza della colonna vertebrale  migliorando lo stato doloroso.

L’uso delle dita delle nocche permetterà di massaggiare i punti dolenti contratti e tesi migliorando il loro stato.

Utile il massaggio decontratturante che  aiuta ad alleviare la rigidità dovute a fasce muscolari contratte presenti spesso in concomitanza della zona trattata aiutano a ripristinare la mobilità dei muscoli nella zona interessata.

Tale massaggio ha un potente effetto antinfiammatorio riducendo il dolore nella zona interessata, ed in particolare è utile per  l’individuazione di “nodi” muscolari cioè punti  sensibili detti punti di dolore localizzato e cronico che se trattati e manipolati nel modo corretto, aiutano a migliorare la mobilità nella fase acuta.

Il massaggio thailandese fa riferimento a tecniche antichissime, attraverso la manipolazione si stimola l’apertura dei canali energetici rigenerando il corretto flusso dell’organismo e di conseguenza una maggiore fluidità e mobilità dei muscoli, comprimendo la zona sotto la nuca ed esercitando una pressione con i polpastrelli si massaggiano i punti dolenti ottenendo ottimi risultati.

Diventa un valido aiuto premere nella zona tra pollice ed indice, per poi rilasciare lentamente ripetendo più volte.

L’aromaterapia diventa un ottimo coadiuvante durante il trattamento con il massaggio in particolare l’uso degli oli essenziali che vengono inalati o aggiunti durante il trattamento potenziano notevolmente l’efficacia diventando un ottimo rimedio.

DIABASI® ESSENTHIA TOUCH4JOY Se utilizzato durante i massaggi  agisce sulle tensioni della schiena e della cervicale, oltre a portare un miglioramento generale.

Apporta sollievo immediato durante il trattamento del massaggio e svolge un’azione antinfiammatoria sciogliendo le tensioni muscolari. E’ un potente decongestionante dopo l’attività sportiva.

DIABASI® ESSENTHIATOUCH4HOT aiuta a ridurre la tensione nel corpo soprattutto legate a nevralgie e a dolori muscolari, è un potente antidolorifico in grado di contrastare anche dolori articolari, migliora e lenisce indolenzimenti muscolari e rigidità dorsali. Questa miscela è un’ottima base per massaggi riscaldanti.

DIABASI® ESSENTHIA ROSMARINO considerato un potente decontratturante aiuta soprattutto i tendini a migliorare la loro elasticità eliminando indolenzimenti della muscolatura irrigidita è un potente antinfiammatorio e antidolorifico, agisce sulle parti dolenti e dona sollievo sciogliendo la muscolatura. Allevia crampi, indolenzimenti e la muscolatura irrigidita.

DIABASI® ESSENTHIA MENTA: è un potente antinfiammatorio e analgesico soprattutto utilizzato per combattere forti dolori legati a indolenzimento e staticità muscolare.

Se massaggiato nei punti dolenti allevia fin da subito il dolore migliorando la flessibilità della parte trattata.

Nel massaggio decontratturante è un valido aiuto contro dolori  e spasmi muscolari

DIABASI® ESSENTHIA LAVANDA: è un ottimo alleato nel massaggio rilassante, tra gli oli essenziali ricopre un ruolo importantissimo come miorilassante muscolare.

Grazie alle proprietà antinfiammatorie allevia il dolore e migliora il rilassamento muscolare.

Durante il  massaggio usato per il trattamento della scoliosi grazie al suo potente effetto rilascia una sensazione di rilassamento e di calma in tutto il corpo, utile a riequilibrare le funzioni corporee e a migliorare elasticità e tono muscolare.

Negli episodi acuti è un ottimo antidolorifico.

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